sergio luzzatto racconta qui l`avventura di un numero sorprendente di bambini ebrei, scampati alla soluzione finale e rifugiati nell`italia della liberazione: circa settecento giovanissimi polacchi, ungheresi, russi, romeni, profughi dopo il 1945 tra le montagne di selvino, nella bergamasca. e racconta l`avventura di moshe zeiri, il formidabile ebreo galiziano che, ponendosi alla guida dei bambini salvati, consentira` loro di rinascere da cittadini del nuovo israele. questa e` la storia di una redenzione. tragicamente privati di una famiglia, di una casa, di una lingua, irreparabilmente derubati di ogni loro passato, gli orfani della shoah vedono dischiudersi, grazie agli emissari sionisti, la prospettiva di un futuro nella terra promessa: un futuro da costruire tutti insieme, maschi e femmine, come in una grande famiglia riunita in un . i bambini di moshe sono orfani della shoah rinati alla vita nell`italia della liberazione. sono giovanissimi ebrei d`europa centrale e orientale sfuggiti allo sterminio nazista, che nel 1945 hanno incontrato un uomo come moshe zeiri: il militante sionista che fondo` e diresse a selvino, nella bergamasca, l`orfanotrofio piu` importante dell`europa postbellica. falegname per formazione, teatrante per vocazione, moshe faceva parte di un piccolo gruppo di ebrei a loro volta originari dell`europa centro-orientale. giovani immigrati in palestina negli anni trenta, che fra il 1944 e il 1945 hanno risalito l`italia come soldati volontari nel genio britannico, per cercare di salvare il salvabile. se non il loro , la civilta` yiddish irrimediabilmente distrutta, almeno gli ultimi resti del popolo sterminato. dopo il drammatico suo incontro con i bambini sopravvissuti, moshe zeiri li organizza a selvino in una specie di repubblica degli orfani, e attraverso l`educazione sionistica li prepara a una seconda vita. non piu` la vita rassegnata delle vittime, , nelle terre di sangue della soluzione finale, ma |