per tre anni e tre terribili inverni la grande guerra scaraventa migliaia di uomini sul fronte che dallo stelvio e dall`ortles scende verso l`adamello, le dolomiti, il pasubio e asiago. in quegli anni di fuoco, su 640 chilometri di ghiacciai, creste, cenge, altipiani e brevi tratti di pianura cadono circa centottantamila soldati. le alpi diventano un immenso cimitero a cielo aperto, sfigurate da una devastante architettura di guerra che scava strade e camminamenti, costruisce citta` di roccia, legno e vertigine, addomestica le pareti a strapiombo e spiana le punte delle montagne. alpini e soldati del kaiser si affrontano divisi tra l`odio imposto dalla guerra e l`istinto umano di darsi una mano, invece di spararsi, per far fronte alla tormenta e alla neve. si ingaggiano piccole battaglie anche a tremilaseicento metri, ma la vera sfida e` sempre quella di resistere per rivedere l`alba, la primavera, la fine della guerra, prima che la morte bianca si porti via le dita di un piede, o la valanga si prenda un compagno. intanto, l`isolamento, il freddo, i dislivelli bestiali, le frane, le valanghe, la vita da trogloditi, la coabitazione tra soli uomini producono risposte sorprendenti, insolite collaborazioni umane, geniali rimedi di sopravvivenza e adattamento. leggendo le storie di vita e di guerra raccolte in questo libro - crude e vere perche` narrate dai protagonisti in prima persona attraverso le lettere e i diari - si scopre un mondo d`insospettata complessita` e ricchezza. |