mutazioni antropologiche, narrazioni egemoni, logiche del potere e disegni politici piu` o meno occulti. drogata da un falso miraggio efficientista, l`universita` sta svendendo l`idea di cultura e la ragione stessa su cui si fonda, ostaggio passivo e consenziente di indicatori astrusi, procedure formali, parole vuote che non rimandano a nulla e che si possono manipolare in base a interessi variabili - eccellenza, merito, valutazione, qualita`, efficienza, internazionalizzazione. serve una diagnosi lucida per denunciare le imposture e cercare gli ultimi punti di resistenza. il libro parte da casi concreti e da un`esperienza maturata sul campo. senza alcun rimpianto nostalgico per la "vecchia" universita` ma con uno sguardo disincantato, si rivolge a chi ha una percezione vaga del presente, spesso distorta da stereotipi e pregiudizi. quel che ne emerge e` al tempo stesso un racconto, un saggio di critica culturale e un testardo gesto d`amore per il sapere, l`insegnamento e un`istituzione che ha accompagnato il progetto della modernita` occidentale. |