nel 1931 henri michaux parte per l`asia e vi trascorre circa otto mesi, durante i quali visita l`india, il nepal, ceylon, la cina, il giappone e la malesia. un`esperienza totale affrontata senza filtri, con gioia, alla stregua di un "viaggio immaginario", sotto la spinta di un irrefrenabile desiderio di disorientamento. michaux si immerge nelle folle di questi paesi, a stretto contatto con "l`uomo della strada", che osserva con l`occhio di un antropologo o, meglio, di un naturalista. "un barbaro in asia" e` il risultato di questo "grand tour" orientale. un resoconto diretto, spiazzante, spesso beffardo e "politicamente scorretto" che abbraccia e tenta di decifrare ogni aspetto delle culture dei paesi visitati. rifuggendo le categorie del pensiero occidentale - in cio` barbaro, ossia non intaccato da pregiudizi -, michaux attraversa e si lascia attraversare da religioni, lingue, calligrafie, letterature, filosofie, generi teatrali, musiche e danze. un testo cardine per gli sviluppi successivi della poetica di michaux, un modello a cui, quarant`anni dopo, si rifara` anche roland barthes per "l`impero dei segni". prefazione di marco dotti. |