forse nessuno torna da una guerra. forse anche il ritorno a casa, per chi e` stato bravo o fortunato a sufficienza, non e` altro che un cambiare fronte, ingaggiare una nuova battaglia; forse non e` altro che l`inizio di una nuova missione. la prima storia, che da` titolo al libro, e` proprio questo: il ritorno a casa di un reduce. in iraq ha fatto delle cose terribili: il ricordo di quando, la notte, andavano a caccia di cani che altrimenti avrebbero mangiato i cadaveri ai bordi delle strade non e` nemmeno la piu atroce, tra le memorie che lo perseguitano. a casa, in mezzo a gente che non ha idea di dove sia falluja, ritrova la fidanzata - tra loro una nuova, sconosciuta distanza e il vecchio cane. ma l`animale e` malato, non gli resta molto da vivere. il marine ha ancora l`m16: a casa come al fronte dovra` uccidere un cane. in "dopo l`azione" protagonista e` il trauma, la traccia lasciata dalla violenza commessa che si attacca al carnefice e lo perseguita: e come un fantasma, una possessione, si trasmette di uomo in uomo. quelle che racconta klay sono storie che possiedono l`accecante lucore della verita`. sono storie che rivelano la complessa combinazione di burocrazia, noia, cameratismo e violenza che compongono la vita quotidiana di un soldato in guerra; e la solitudine, il rimorso, la disperazione che accompagnano ogni uomo nella vita in tempo di pace. |