"un figlio cerca il padre che dieci anni prima lo ha abbandonato. lo trova in uno dei villaggi piu` graziosi della seine-et-marne, ai margini della foresta di fontainebleau, nel ristorante dell`albergo del clos-foucre`, in compagnia di due individui orribili. lui - un falsario vissuto di ogni tipo di imbrogli - e` un uomo corpulento, di tipo orientale: sembra un enorme mollusco accasciato dalle vicende della vita. i due amici - dai quali e` trattato malissimo, con irrisione e disprezzo - si barcamenano, uno dirigendo un giornale di pettegolezzi e articoli ricattatori, l`altro (ex legionario) cercando denaro col poker e il biliardo. attorno a loro, una piccola corte di donne ambigue, ex prostitute, personaggi loschi, rappresentanti della francia peggiore che odia i comunisti e gli ebrei. questo il quadro all`interno del quale si muove la vicenda de `i viali di circonvallazione`, romanzo giovanile di patrick modiano. sono sufficienti dieci anni perche` un padre, trovandosi a tu per tu con il figlio, non lo riconosca? o dobbiamo pensare che finga di non riconoscerlo e aspetti il momento opportuno, per gettare la maschera e rivelare a se stesso, e a suo figlio, la propria abiezione morale? modiano non si preoccupa, ovviamente, di sposare ne` l`una ne` l`altra tesi. a lui interessa il tempo: quello che precede la distanza dei dieci anni, e il figlio, lo sperduto telemaco parigino, ricostruira` con infinita pazienza per raccontare la vita trascorsa insieme fino al momento dell`abbandono." (g. montefoschi) |