aprile 1945. col finire della guerra il commissario de luca vuol prendere le distanze dal proprio passato nella polizia politica e adesso indaga proprio su quei crimini comuni, che in tempi di dissoluzione di un regime passano senz`altro in secondo piano. ma le cose non vanno come ci si aspetta. nulla e` scontato, nulla obbedisce al modello di una trama ben confezionata di cui l`autore sa gia` tutto. sembra anzi che lucarelli sia li`, appena un passo davanti a noi, ansioso quanto noi di scoprire dove diavolo lo porti il suo personaggio, a quale rivelazione di se`. puo` darsi che l`indagine porti lontano, proprio in quel mondo febbrile di corruzione e traffici loschi e sospensione di ogni regola che ben si sposa con la fine di una dittatura. puo` darsi che porti a scoprire qualcosa che ci appartiene profondamente, come italiani, e che forse non e` mai passato, forse e` ancora li che aspetta. e anche de luca e` con noi, con la sua malinconia, con quello che puo` apparire perfino cinismo, e invece e` solo la consapevolezza che, nella vita come in una indagine degna del suo nome, arriva sempre il tempo di scegliere. bentornato, commissario. |