milano, marzo 1953: flavio villareale, cinquantenne, attore, regista e proprietario del teatro imperiale, un elegante edificio liberty in zona stazione centrale, viene trovato senza vita nel suo appartamento di via vitruvio. a scoprire il cadavere e` umberto calcaterra, socio di flavio e amministratore del teatro, l`esame del medico legale riscontra i segni inequivocabili di una morte per soffocamento: flavio villareale e` stato ucciso. trovare l`assassino e` compito degli uomini del commissariato porta venezia, guidati dal commissario capo mario arrigoni, convocato sul luogo del delitto al ritorno dalla interminabile festa di matrimonio del suo vice, salvatore mastrantonio, fresco sposo alla tenera eta` di cinquantaquattro anni. il viaggio di nozze privera` arrigoni dei servigi non proprio indispensabili del vice, a favore di quelli ben piu` brillanti dell`ispettore giovine. i primi colloqui gia` mettono in evidenza la personalita` della vittima, geniale artista ma pessimo soggetto: assatanato di sesso, dedito a pratiche sadomasochistiche, non esita a sfruttare il suo fascino e la sua posizione per sedurre ogni bella donna che incontri sul suo cammino. come se cio` non bastasse, pesanti ombre arrivano anche dal passato: mussoliniano fino al fanatismo, pare abbia denunciato oppositori veri e presunti del regime all`ovra, la polizia segreta fascista, non senza ricavarne un tornaconto personale. tocchera` al commissario arrigoni risolvere il mistero. |