balz leuthold non ha mai voluto essere una persona ordinaria. poco prima del suo trentesimo compleanno, pero`, si rende conto di non potersi neanche considerare davvero una persona straordinaria. nella vita, fino a ora, non ha compiuto azioni degne di particolare nota, nessuna invenzione, nessuna creazione artistica o letteraria che lo elevino a persona speciale. allora ha preso una decisione: scalera` quella montagna che da giovane guardava ergersi sulle sue passeggiate, che faceva ombra ai discorsi con il fratello "adulto". compira` un atto eroico, e con questa azione "virile" dara` un senso compiuto alla sua esistenza. e deciso: azione o morte. ma giunto in montagna alla locanda dove sostava anche in gioventu`, incontra una giovane straniera, che lo guarda e lo vede come nessuno fino ad allora lo ha mai guardato e visto. chi e` lei, da che vita proviene? perche` sembra non aver paura di nulla? e dall`incontro tra i due scaturiscono gli interrogativi, e la narrazione si sviluppa e trascina via il lettore proprio come un torrente montano scorre rumoreggiando tra i crepacci, e il vortice di pensieri e accadimenti lascia senza fiato, travolge come il senso di assoluto degli ambienti montani, dove il sorgere del giorno e il calare della notte sono eventi che penetrano le fibre dell`individuo tanto quanto fame, sonno e sete. e la domanda echeggia: cosa fa di una vita una vita veramente compiuta? ha a che fare, questo, con la felicita`? |