"l`attivita` di uno scrittore che si e` sviluppato un po` alla volta, incominciando con `aut-aut`, cerca qui il suo punto decisivo di equilibrio ai piedi dell`altare, personalmente consapevole meglio di chiunque delle proprie imperfezioni e colpe. egli non si spaccia affatto per un testimone della verita`, ma si considera soltanto una specie di poeta che, "senza autorita`", non pretende di portare nulla di nuovo, ma "ha voluto leggere una volta, e possibilmente in un modo piu` interiore, i tratti originari della situazione esistenziale umana, qualche testo antico, conosciuto e trasmesso dai nostri padri" [...]. detto questo, io non ho nulla da aggiungere. mi sia permesso pero` dire soltanto questo, che e` in un certo modo la mia vita, che e` per me il contenuto della mia vita, la sua pienezza, la sua felicita`, la sua pace e la sua gioia. si tratta di quella concezione della vita, che e` il pensiero dell`umanita` e dell`eguaglianza umana: dal punto di vista cristiano ogni uomo (il singolo), assolutamente ogni uomo, ancora una volta: assolutamente ogni uomo e` egualmente vicino a dio. e com`e` ch`egli e` vicino ed egualmente vicino? perche` e` amato da lui". (dalla prefazione a "due discorsi per la comunione del venerdi`") |