"l`inferno del maggiore lager, del lager per antonomasia e` disegnato nella sua estensione e profondita`, le sue istallazioni descritte con rigore catastale, l`iter del detenuto minuziosamente tracciato, dalla sosta sulla banchina ferroviaria al forno crematorio. ma il passato e` solo una delle dimensioni dell`oratorio di weiss: l`altra, meno avvertibile per la sua stessa mobilita` e ambiguita`, e` quella del presente, del modo in cui quel passato e` rivissuto, atteggiato. all`evocazione dei fatti compiuta dagli scampati, corrispondono le interpretazioni, le prese di posizione degli imputati e di molti , che depongono a piede libero. questo aspetto dell`istruttoria, se anche meno emozionante, ha una forza di rivelazione, anzi di denuncia, stupefacente". |