in un mondo dominato dai telequiz e dai rotocalchi, l`anonimo funzionario protagonista di questa storia lavora alle dipendenze del soprastante, il responsabile generale della nostra cultura. dopo mesi di attesa ottiene una breve licenza, a una sola condizione: dovra` tornare in tempo per l`inizio del festival di sanremo. armato di un prezioso zainetto contenente carta e penna, parte cosi per uno sgangherato pellegrinaggio nei luoghi della contemporaneita`, salendo su treni ricoperti di graffiti, visitando localita` turistiche, piazze affollate, biblioteche deserte, festival letterari in cui il soprastante ha messo lo zampino. nel corso del viaggio incontra sindaci preoccupati di difendere l`identita` culinaria del territorio, professori clandestini, astrologhi, agricoltori biodinamici, personaggi televisivi incensati come intellettuali, giovani dottorandi che vendono pesce fritto, e annota tutto sul suo taccuino. il ritratto che emerge da questi appunti, redatti in una prosa incredula e giocosa, e` quello di un paese surreale, pieno di paradossi, in bilico tra passato e presente, che pensa che andra` sempre tutto bene. fintanto che ci sara` sanremo. |