dove sono gli uomini, fisicamente e psicologicamente? soprattutto a fare cosa, dove se non qui, e perche`? perche` le donne sono tutte in giro, tutte in viaggio, tutte da qualche parte, spesso tra di loro, intente a fare o progettare qualcosa, mentre gli uomini sembra che si siano chiusi in casa, a doppia mandata, e non rispondano neppure a chi bussa con forza alle loro porte? dove sono i protagonisti della scena, gli uomini del mediterraneo, quelli che trovavi sempre al centro della piazza, al centro della spiaggia, al centro del bar, al centro della scena? perche` sul palco ora sembra che ci siano soltanto donne? perche` gli uomini non escono dai percorsi codificati del lavoro e della societa`? perche` sono sempre protetti da convenzioni e ruoli codificati, e quando non lo sono entrano subito in difficolta`? perche` gli uomini non parlano (se non di alcuni, pochi, argomenti estranei tanto a loro quanto a me), perche` non chiamano, perche` sembrano chiusi, rassegnati, stanchi prima ancora di aver iniziato a fare qualsiasi cosa? per parlare degli uomini, oggi piu` che mai, occorre parlare con le donne, ascoltare le loro storie, farsi raccontare le loro avventure e disavventure, sfidando le leggi della riservatezza, tentando di collegare fatti e circostanze che ogni donna considera isolati, per cui spesso prova sentimenti di colpa, e che invece sono profondamente collegati tra loro. |