non capita tutti i giorni che un restauratore d`arte sia brutalmente ucciso nel regno unito. soprattutto se si tratta di un rinomato restauratore come christopher liddell, abituato a intingere i suoi pennelli su tele di rubens, tiziano, ce`zanne e monet. e stato trovato cadavere col cuore squarciato da un colpo di pistola, accanto al suo sgabello da lavoro. la versione della polizia e` che dei ladri siano penetrati nel suo cottage a glastonbury e, una volta sorpresi, non abbiano avuto altra scelta che farlo fuori. c`e` un uomo, tuttavia, che conosce un`altra piu` oscura e allarmante verita`. e noto come julian isherwood, detto julie dagli amici, proprietario e unico titolare della spesso insolvente ma mai noiosa isherwood fine arts, una galleria d`arte nel quartiere di st james`s, a londra. in realta` si chiama isakowitz, britannico solo per nazionalita` e passaporto, ma di origini tedesche, educazione francese e religione ebraica. solo pochi amici fidati sanno che e` arrivato a londra nel 1942 da profugo quando era ancora un bambino. e che suo padre, il famoso gallerista di parigi samuel isakowitz, e` stato ucciso nel lager di sobibor insieme a sua madre. nessuno sa poi che, negli anni settanta, e` stato reclutato come sayan, collaboratore volontario, dal leggendario capo dell`agenzia spionistica israeliana ari shamron. con un solo incarico: contribuire a creare e mantenere la copertura di un giovane restauratore di opere d`arte nonche` sicario di nome gabriel allon. |