un grande boato, il sole che emana la luce e il calore di tre stelle sovrapposte, e il mondo svanisce, spazzato via dal fuoco. e il giorno delle detonazioni, il giorno in cui l`umanita` si divide in due: da un lato i puri che, rifugiatisi nella sfera, sono privi di deformazioni o cicatrici sul corpo; dall`altro i sopravvissuti che, coi loro corpi deformi, fusi con gli oggetti piu` disparati, si aggirano tra i detriti e le pozzanghere nere di pioggia della terra esplosa. pressia aveva sette anni quando le detonazioni le regalarono una bambola al posto di una mano. ora ha quasi sedici anni e la bambola e` divenuta parte di lei. tuttavia, nel magazzino sul retro di un negozio di barbiere dove vive con suo nonno, pressia pensa a volte che sarebbe bello essere puri, cancellare le cicatrici, vivere in quella sfera da dove qualche settimana dopo le detonazioni lasciarono cadere sulla terra devastata un messaggio che diceva: "sappiamo che siete li, fratelli e sorelle. e un giorno emergeremo dalla sfera per unirci a voi, in pace". invece pressia deve ora guardarsi dall`ors, il cui acronimo significava operazione ricerca e salvataggio, e aveva l`obiettivo di ripristinare le unita` mediche, redigere liste dei morti e dei sopravvissuti e poi formare una piccola milizia per mantenere l`ordine. trasformata in operazione rivoluzione sacra, l`ors governa infatti col terrore e arruola tutti i sedicenni con lo scopo di abbattere, un giorno, la sfera. |