maurizio cucchi si imbatte nel protagonista di questo libro mentre un giorno passeggia in via nerino, nel cuore antico di milano. davanti alle sue scarpe vede una specie di sbocco: un budello talmente angusto da essere chiamato, in altri tempi, stretta. incuriosito dalla bellezza sinistra del vicolo, viene a sapere che li` aveva il suo "laboratorio" - uno stanzino da fiaba dell`orrore il famigerato antonio boggia, molto noto nell`italia appena unita per i suoi efferati delitti. uno strano destino, a cui inizialmente l`autore cerca di sfuggire, lo spinge sulle tracce dello scellerato: un serial killer, il primo della storia italiana, che otteneva la fiducia delle sue vittime e poi le uccideva per incamerare i loro beni. ma quel destino, man mano ci si addentra nelle pagine del romanzo, appare tutt`altro che strano. ridando vita alla vicenda del boggia, maurizio cucchi compie una nuova "traversata" dentro una mente criminale, oltre che nella milano tante volte descritta nei suoi versi e nelle sue prose. e il suo viaggio narrativo diventa l`occasione per riflettere sulla "disumanita` dell`umano" e insieme su un secolo, l`ottocento, che del nostro mondo e` il confine e l`origine. |