vale`ry affida la confessione, sotto forma di vivace dialogo, dei nodi intellettuali che lo avevano ossessionato e affascinato nel corso della sua esistenza. compendio cristallino dei suoi sterminati interessi letterari, scientifici e filosofici, questo testo si presenta dunque come una sorta di repertorio tematico dei quaderni. sospinti dalla corrente delle loro idee, i due interlocutori parlano dei soggetti piu` diversi, psicologia, cosmologia, fisica, biologia, letteratura, medicina, con ipotesi e obiezioni che si susseguono incalzanti come le mani di una partita a carte. e non e` tanto l`approfondimento dei singoli temi a interessarli, quanto il movimento stesso del loro pensiero, il bagliore inafferrabile dei loro processi cerebrali. lontano quindi dalla rigida consequenzialita` di un dialogo socratico, "l`idea fissa" seduce e sorprende non solo per il contenuto delle idee che i due protagonisti si scambiano o per i tesori che riportano alla luce dalle loro rapide incursioni nei piu` diversi territori dello scibile, ma anche per la sua forma espressiva, qualcosa di piu` di un saggio, o di un romanzo, o di un`operetta morale, quel suo "parlare semi-interiore, semi-articolato" nel cui ingranaggio l`io si frantuma e si dissolve, e dove il pensiero trova una sua sconosciuta, vitalissima agilita`. |