nel 1992-93, sotto la spinta degli avvenimenti, tangentopoli appare una rivoluzione. la fine della repubblica dei partiti, nata con la costituzione del 1948, degenerata e affondata nella paralisi e nella corruzione. un potere che sembrava eterno entra all`improvviso in agonia e cade in modo drammatico, tra arresti, cappi sventolati in parlamento, attentati sanguinosi. un crollo senza paragoni nelle democrazie occidentali che nei decenni successivi trova due narrazioni contrapposte. la prima recita: c`era un sistema che ben governava, un colpo di stato architettato da forze oscure tramite le inchieste dei pm lo ha ferito a morte... la seconda replica: c`era un regime corrotto, arriva un pool di giudici buoni con un pm venuto dalle campagne a spazzarlo via... oggi, a vent`anni dall`inizio di mani pulite, e` possibile finalmente uscire dalle aule di tribunale e provare per la prima volta a scrivere la storia politica di quella classe dirigente e della sua rovina. ripercorrere le scelte dei protagonisti dell`epoca: graxi, andreotti, forlani, gossiga, agnelli, gardini. le voci dei testimoni, da antonio di pietro a carlo de benedetti. i giornali, le trasmissioni, i film, la satira, le canzoni che accompagnarono la rivolta. gli eroi, i barbari, i suicidi, i gattopardi. per capire perche` la rivoluzione giudiziaria non sia stata accompagnata da un vero cambiamento politico, istituzionale, morale. e perche` abbia lasciato il posto all`avvento di silvio berlusconi. |