un classico avvertimento mafioso: quattro proiettili che, nel maggio 2010, vengono recapitati, rispettivamente, al procuratore generale di caltanissetta sergio lari, al procuratore capo di reggio calabria giuseppe pignatone, al presidente di confindustria sicilia ivan lo bello e al vicepresidente nazionale e presidente di confindustria caltanissetta antonello montante. in genere le mafie minacciano i magistrati e le forze dell`ordine. perche` anche due imprenditori? e perche` contemporaneamente a due magistrati? perche` la criminalita` organizzata vive di collusioni con la "borghesia mafiosa" e chi le spezza le fa un danno molto rilevante. specie se, come hanno fatto lo bello e montante, riesce a dimostrare che e` possibile operare senza le mafie. anzi, che liberarsi dal crimine organizzato, oltre che giusto, conviene. e che ormai chi paga il pizzo non lo fa perche` costretto, ma perche` ritiene che la collusione sia vantaggiosa. una presa di posizione come quella di confindustria sicilia spezza le paure, smentisce i luoghi comuni e toglie l`acqua di coltura alla mafia. con presa stringente sull`attualita`, "senza padrini" racconta la nascita, l`evoluzione e le prospettive del movimento degli imprenditori che dicono no alla mafia. in nome della legalita`, in nome del mercato, in nome dello sviluppo. una scelta vitale per il futuro della sicilia, e del resto d`italia. prefazione di andrea camilleri. |