nabil si sente insultato, quando aldo lo chiama "zamel", frocio, dopo aver fatto l`amore con lui. reagisce con violenza, lo uccide. un epilogo tragico della nuova vita in tunisia che aldo aveva sognato come rifugio per se`, omosessuale che si riteneva "sbagliato". tra grigliate di pesce, incroci di sguardi amorosi e chiacchierate sulla spiaggia, l`amico edo aveva tentato di convincere aldo che non, esiste colpa o malattia, ma una liberta` sessuale da affermare, diritti da acquisire. gli aveva ricordato storie di repressione e autorepressione: wilde, pasolini, whitman, pavese, montale. ma i fantasmi culturali di aldo sono duri a morire. |