europa, 1938. a baden-baden si gioca un torneo di scacchi, a vienna i tedeschi celebrano l`annessione dell`austria organizzando una partita di calcio, a parigi, pochi mesi dopo, si disputano i mondiali. il continente sta scivolando verso la guerra, ma pochi se ne accorgono, e rimane il tempo per appassionarsi alle gesta di bartali, che conquista il suo primo tour de france, o di leonidas da silva, fantasmagorico attaccante brasiliano. intanto le croci uncinate premono minacciose, e leopoldo stablinski, cittadino polacco, si trasferisce prima in francia, poi in argentina. trentotto anni dopo lo scrittore osvaldo soriano compie il percorso inverso, fuggendo dalla dittatura di videla. tra quelli che rimangono in argentina c`e` casimiro stablinski, figlio di leopoldo, e nel 1978 i mondiali di calcio sbarcano nella sua citta`, rosario. mentre gli europei chiudono gli occhi sulla guerra sporca dei generali, casimiro diventa vittima inconsapevole della repressione: il gioco del potere si infila negli stadi, esce per le strade e colpisce senza preavviso. in svariati decenni si intrecciano le vicende di due continenti, quelle piccole e quelle grandi, in una cavalcata romanzesca che cerca il bandolo della storia tra le piu` avvincenti prodezze sportive del secolo. |