los angeles. immane distesa di auto e individui, serbatoio infinito di illusioni e sogni infranti, immagine esplosa di una societa`, miraggio che si accende ogni giorno come un`insegna al neon, los angeles lancia il suo richiamo a tutte le anime perdute, perche` vengano a consumare le loro storie nel suo abbraccio capiente. come amberton, il grande attore viziato, la cui passione segreta per cio` che non puo` avere potrebbe distruggergli la carriera; oppure joe, il vecchio homeless alcolista e filosofo di venice beach, che per salvare una drogata rischia di morire nel gabinetto pubblico dove si e` installato; o la coppia di giovani scappati da un buco di provincia dell`ohio con duemila dollari e troppe cicatrici; o ancora esperanza, che e` americana perche` sua madre l`ha partorita quindici metri dopo aver oltrepassato il confine messicano, e che per un solo momento di umiliazione rischia di perdere tutto. frey li segue, ce li fa vedere da vicino e intanto allarga la nostra visuale ad altri personaggi e alla citta`, a perdita d`occhio, fino a che improvvisamente ci rendiamo conto di essere davanti a un paese intero, a una cultura, a un momento storico. |