tenzin gyatso, il quattordicesimo dalai lama, ha settantaquattro anni, "ma la sua coscienza si estende per sette secoli di storia". collocandosi in una linea di reincarnazione che risale al 1391, la sua esistenza costituisce un ponte tra passato e futuro, e assume una dimensione universale che ha valore per l`intera umanita`. ecco perche` questa "autobiografia spirituale" rappresenta un evento che consente a ognuno di noi non solo di conoscere una personalita` d`eccezione nella sua ricchezza e complessita`, ma anche di diventare piu` consapevoli della nostra condizione attuale, per migliorarla e preservare cosi` l`avvenire delle generazioni piu` giovani. trasformarsi per trasformare il mondo, questo e` l`insegnamento che il dalai lama intende trasmetterci attraverso la propria esperienza di uomo, di religioso, di capo spirituale. il dalai lama parla di se stesso, rievoca i ricordi d`infanzia, gli aneddoti, le gesta delle sue vite anteriori, ricorda le figure dei predecessori, si sofferma sulle difficolta` della condizione di esiliato, sul suo ruolo pubblico e sull`impatto che ha in ambito internazionale. senza mai dimenticare i tre principali impegni della sua missione: come essere umano riafferma l`importanza di sviluppare le qualita` del cuore per il bene di tutti; come monaco buddhista esorta al dialogo con le altre religioni, con i non credenti e con gli scienziati; come dalai lama, in prima linea per la causa tibetana, promuove una politica tesa all`altruismo e alla solidarieta`. |