in una citta` qualunque, di un paese qualunque, un guidatore sta fermo al semaforo in attesa del verde quando si accorge di perdere la vista. all`inizio pensa si tratti di un disturbo passeggero, ma non e` cosi. gli viene diagnosticata una cecita` dovuta a una malattia sconosciuta: un "mal bianco" che avvolge la sua vittima in un candore luminoso, simile a un mare di latte. non si tratta di un caso isolato: e` l`inizio di un`epidemia che colpisce progressivamente tutta la citta`, e l`intero paese. i ciechi, rinchiusi in un ex manicomio e costretti a vivere nel piu` totale abbruttimento da chi non e` stato ancora contagiato, "scoprono - come ha scritto cesare segre - su se stessi e in se stessi, la repressione sanguinosa e l`ipocrisia del potere, la sopraffazione, il ricatto e, peggio, l`indifferenza". tra la violenza e la lotta per la sopravvivenza si inserira` la figura di una donna che, con un gesto d`amore, ridara` speranza all`umanita`. |