la musica e` finita ogni volta che qualcuno l`ha uccisa, e ogni volta, per questo, e` rinata. e finita quando john cage fece eseguire il suo silenzio, e nello stesso periodo nacque il rock`n`roll. e finita quando e` morto john coltrane, e jimi hendrix incise il suo primo disco. oggi nessuno piu` la sfida, niente piu` ne segnala la fine, e forse e` per questo che la musica e` davvero morta. o almeno sono morti i suoi elementi guida. lo scenario in apparenza ottimista del mondo tecnologico e connesso non e` che un simulacro: la musica impazza su computer e telefonini, domina i messaggi pubblicitari, inonda gli spazi del mondo contemporaneo, ma non e` la "musica di oggi", il nostro tempo non ha ancora la sua colonna sonora. la musica non si e` evoluta: e` un organismo agonizzante. che ne e` della passione, del fuoco sacro che ne ha accompagnato l`evoluzione nella lunga storia discografica? castaldo ne analizza spietatamente l`identita` perduta. segue, come in un`elegia, le tracce del fuoco, del buio e del desiderio, i tre elementi senza cui la musica non ha ragione di esistere. e apre, infine, una finestra sul futuro. |