nell`anno drammatico della rivoluzione, kapuscinski e` in iran per uno dei suoi piu` brillanti e memorabili reportage, in cerca di risposte. e riesce a temperare, con impeccabile stile, la complessa ricostruzione storico-giornalistica con un`appassionante capacita` narrativa. non fa lezione, non sale in cattedra. al lavoro nella sua stanza d`albergo, ingombra di giornali, di ritagli, di foto, filmati e nastri registrati, ricostruisce il quadro degli eventi, delle premesse che li hanno provocati e delle situazioni che si preparano. ricostruisce il lento ma inesorabile procedere degli avvenimenti che hanno portato alla rivoluzione khomeinista: l`incerta ascesa al potere dello scia`, la sua euforica prepotenza in seguito alle scoperte petrolifere, il clima di terrore e repressione instaurato dalle brutali forze di polizia della savak e il progressivo rifugiarsi del popolo nelle moschee, tra le braccia dei mullah e dell`islam, unica istituzione ritenuta in grado di proteggere dalla violenza cieca del potere centrale di teheran. il suo puzzle rigoroso e` sempre filtrato dalla sensibilita` e da un`umanita` profonda. |