"mario luzi ha scritto nuove poesie fino agli ultimi giorni della sua vita, con un`energia e una luminosita` invidiabili. dopo "dottrina dell`estremo principiante" (garzanti 2004) luzi stava cominciando a dare un qualche assetto a questi suoi ultimi versi e aveva fatto trascrivere a caterina trombetti, in sezioni distinte, trentacinque poesie, che costituiscono l`ultima serie di testi ordinata dall`autore, di cui si e` avuto qualche anticipo su riviste e nell`antologia personale, allestita da paolo andrea mettel in "autoritratto" (garzanti 2007). insieme a questo gruppo "lasciami, non trattenermi" (incipit della sua probabile ultima poesia) presenta altri inediti assoluti, scritti nell`ultimo anno, che si possono considerare in qualche modo "approvati": si tratta di vari testi, recuperati tra dattiloscritti e autografi - con evidenti segni di rilievo e di evidenza d`autore - e anche di una "parlata", ovvero una sorta di monologo, intimo e dolente, sulla propria vicenda coniugale, all`indirizzo della propria sposa, nel momento della sua irredimibile vecchiezza; una poesia, composta sul valico del 2002-2003, che - per mio tramite - volle affidare al figlio gianni, con implicita destinazione postuma." (stefano verdino) |