scrivendo il "de oratore", nel 55 a.c., cicerone mirava non solo a valorizzare la sua figura in un momento di eclissi politica, sotto l`incombere del potere dei triumviri, ma a definire un progetto culturale, inteso a rafforzare e mantenere il prestigio del ceto aristocratico. l`eloquenza era a roma la disciplina dominante, connessa con la prassi politica e civile. cicerone, che ne era autorevole esponente, ne illustra i precetti sulla traccia di un nuovo statuto. emanuele narducci, con la sua prefazione, guida il lettore a una approfondita comprensione dell`opera. testo latino a fronte. |