"quella di cui godevo in quei giorni afosi, camminando sui larghi marciapiedi di viale manzoni e di via merulana al riparo del fogliame dei platani, era indubbiamente una felicita` partorita da un`illusione: l`illusione di un piccolo numero di strade e incroci capace di suggerirmi la sensazione, razionalmente insana, che esistesse per me, come di farmi sentire a casa, qualunque disastro fosse in corso o mi pendesse sulla testa..." |