inghilterra, primi anni del novecento. nel weald, provincia del kent, l`equilibrio e la stabilita` del ciclo della natura forgia uomini e donne "saldi come le querce della terra, robusti, belli della bellezza delle cose ben radicate, senza fantasie di cambiamento". i pennistan, agricoltori da diverse generazioni, sembrano appartenere a questa razza, se non fosse che nelle loro vene pulsa sangue gitano. e il sangue della vecchia bisnonna, una zingara che ballava nei bar di cadice trapiantata nella piovosa campagna inglese dopo aver sposato un giovane e grigio ufficiale britannico. e li` questo sangue giace assopito, trasmettendosi di generazione in generazione come un`eredita` segreta, perche` la natura dei popoli del sud e` "lenta come quella inglese, ma, se stuzzicata, diventa feroce e incontenibile come una cascata d`acqua". e sara` il destino, nelle sembianze di un vagabondo inquieto, a risvegliare la scintilla danzante in ruth pennistan, intrappolata contro la sua volonta` in un turbine di amore e tragedia. |