per savinio, l`infanzia non e` un tempo ma un tempio come scrive lui stesso in un lapsus; cioe` un luogo, una dimensione dello spirito. un luogo, anzitutto fisico e geografico: una grecia d`inizio secolo dalla luminosita` abbagliante in cui scintillano i ricordi. e un luogo, inoltre, metafisico e doloroso, in cui la mente del bambino da un lato vede e percepisce cose completamente interdette a quella dell`adulto e dall`altro sente irrompere domande estreme che potranno in seguito essere sedate ma non risolte. scritto nei primi anni venti ma apparso a stampa nel 1937, viene qui riproposto insieme alla sua seconda parte inedita, scoperta tra le carte dell`autore. |