"il teatro di elfriede jelinek sembra oltrepassare per radicalismo espressivo tutto cio` che la drammaturgia del secondo novecento ha pure offerto in termini di sperimentazione linguistica, dalla asimmetria dei dialoghi di beckett alla riduzione monologica dei lavori di thomas bernhard. protagonista assoluta e` la sfera del logos, che impone la sua terribile forza su ogni altro elemento, si tratti dei requisiti scenici, dell`intreccio o della stessa identita` delle dramatis personae. sul palcoscenico non si rappresentano piu` accadimenti, situazioni, costellazioni psicologiche, azioni o personaggi. a esibirsi e` solo il linguaggio, o meglio la langue nel senso di saussure, gli schemi espressivi storicamente e socialmente determinati." |