dopo il crollo delle grandi ideologie, la filosofia sembra incapace di offrire strumenti per orientare la propria esistenza: al suo posto, trionfano religioni di massa e mode spiritualistiche. di contro, in questo volume, onfray lancia una vigorosa difesa di una morale laica e vitale, al contempo individualista e "generosa", schierando al proprio fianco gli spiriti ribelli della storia: l`artista e il torero, il dandy e il samurai, il dongiovanni e l`anarchico. nella sua lotta contro le morali "della rinuncia", onfray rintraccia la chiave della nuova etica nel tradizionale concetto di virtu`: non pero` quelle cristiane, ma quelle elaborate nel rinascimento italiano ed esemplificate magistralmente dall`immagine del condottiere, vero campione della morale estetica. |