roland barthes ha fatto notare che si viaggia molto in certe opere di sade: assolutamente statica e` invece la scena in "la filosofia nel boudoir", dove il viaggio e` respinto nell`antefatto. il luogo impenetrabile della solitudine libertina, che e` in tutte le opere di sade, l`ambiente segreto del delitto e della trasgressione, non e` qui la fortezza, la cella, il sotterraneo, il convento, l`isola inaccessibile, ma il "delizioso boudoir" di madame de saint-ange trasformato in aula per le lezioni del precettore dolmance`, maestro di lussuria e di crimine. ai tre protagonisti si aggiungono manichini su cui "applicare" le lezioni teoriche, il cavaliere de mirvel, i due domestici augustin e la-pierre e madame de mistival. |