








se la causa dell`europa ha avuto un limite e` stato quello di aver incontrato un`accoglienza benevola ma anche generica. la sua quasi ovvieta` apparentemente le ha spianato la strada, in realta` le ha occultato gli ostacoli. in particolare ha contribuito a frenare il processo di elaborazione di una classe dirigente specifica e il sorgere di quel sentire comune senza il quale non si puo` saldare in una nuova unita` la storia di nazioni e popoli diversi, con destini a lungo separati se non contrapposti. strada facendo i problemi sono emersi, con una particolare virulenza oggi, di fronte alla prospettiva dell`imminente allargamento dell`unione ai molti paesi ex-comunisti, e in presenza delle nuove contraddizioni e paure suscitate dalla globalizzazione.


il fascismo ha tentato di sfruttare l`emigrazione come strumento di penetrazione e di condizionamento nei paesi occidentali e nelle proprie colonie. l`emigrato non ha disdegnato di utilizzare il fascismo per migliorare le proprie condizioni nei paesi d`immigrazione. gli studiosi, che hanno collaborato a questo testo, hanno verificato i successi, ma anche i limiti della penetrazione fascista in tutti i luoghi di emigrazione. il fascismo non e` infatti riuscito a guadagnare l`appoggio incondizionato delle comunita` all`estero e queste, con l`approssimarsi della seconda guerra mondiale, si sono allineate sostanzialmente ai paesi d`immigrazione.

la citta` medievale europea e` da sempre al centro dell`interesse degli studi. e nella citta` medievale, infatti, che si puo` cogliere quel nuovo modo di intendersi e di rapportarsi tra individui di diversa estrazione economica, sociale e culturale che ha contribuito al formarsi di una coscienza unitaria e alla nascita della stessa europa e che si e` tradotto in forme fisiche funzionali a rappresentare poteri, mentalita`, bisogni. confrontando il vasto panorama delle citta` medievali europee, questo libro analizza le forme e le tipologie degli spazi urbani, quelle delle loro architetture e dei loro tipi, tramite la funzione che essi vennero chiamati a svolgere nei circa mille anni del medioevo.

in italia la storia del positivismo presenta tuttora aspetti inediti e stupefacenti, se solo si pensa al costante e profondo rapporto intercorso tra filosofia e psicologia. ripercorrere il segmento storico-critico di tale corrente di pensiero, nel contesto della cultura filosofica italiana, determinatasi per tutto l`ottocento sino agli inizi del novecento, significa riscoprire un passato che e` stato rimosso, ma dal quale dipendiamo e del quale siamo eredi. il volume ripropone un dibattito che pure nel nostro paese ha consolidato la coscienza di due linee di tendenza (idealismo e anti-idealismo), presenti in tutte le aree geografiche e culturali nei due secoli che contraddistinguono la contemporaneita`.

un quadro esaustivo delle tematiche relative al processo di comunicazione, con particolare riferimento a quello veicolato dai mass media. basato sulle piu` recenti acquisizioni delle teorie sociologiche, il volume e` una guida alla conoscenza di tutto il sistema comunicativo, dalla natura sociale del linguaggio al rapporto tra comunicazione, testualita` e narrazione fino alle modalita` produttive dei media e agli effetti del loro grande impatto sulla societa`.









il volume si propone di indagare e valutare il ruolo che l`interpretazione svolge nella filosofia contemporanea, muovendosi senza preclusione di scuola tra i diversi orientamenti che si dividono il campo del pensiero novecentesco (filosofia analitica e filosofia continentale). in questa prospettiva vengono ricostruite nei loro tratti essenziali e discusse nel loro significato teorico alcune tra le piu` influenti filosofie contemporanee dell`interpretazione: in particolare, ma non solo, nietzsche, heidegger, gadamer, wittgestein, davidson.













pietro costa in questo secondo volume dedicato alla cittadinanza in europa, prende in considerazione il periodo che va dal settecento alla meta` dell`ottocento. fra gli argomenti trattati: la cittadinanza nella rivoluzione, fra l`eta` napoleonica e i moti del `48, l`invenzione della societa`, la cittadinanza in italia e in germania, i dilemmi della cittadinanza.

voltaire, poeta, tragediografo, romanziere, filosofo, storiografo, uomo politico, e` senza dubbio l`emblema dell`illuminismo. capo carismatico dei philosophes francesi, e` una delle prime figure di intellettuale moderno, protagonista indiscusso, in francia e in europa, della lotta illuminista per le riforme.

una lucida e impietosa analisi dei difetti e delle carenze del sistema di protezione sociale in italia, sullo sfondo delle riforme del welfare in europa. una proposta innovativa per iniziare a cambiare.

la dittatura come "malattia" e come "parentesi"; il fascismo "popolo delle scimmie" e "rivelazione" del substrato "barbaro" della societa` italiana. sulle tracce delle immagini e delle raffigurazioni, una rivisitazione delle interpretazioni del fascismo, che scava negli strati profondi dei testi per far emergere non solo il giudicare ma anche il modo di sentire il fascismo.

e` opinione diffusa che la globalizzazione offra grandi opportunita` per il progresso umano. tuttavia questo processo crea anche nuovi pericoli: per la sicurezza umana nel campo del lavoro e del reddito, per la coesione sociale a causa del progressivo divario tra le nuove, immense ricchezze e le nuove, estreme poverta`. e` indispensabile, percio`, che il processo di globalizzazione venga sottoposto a qualche forma di regolazione a livello nazionale e internazionale.

i problemi dei paesi in via di sviluppo coinvolgono l`intera umanita`: l`ambiente e le condizioni di vita sulla terra, i flussi migratori, gli spostamenti fra paesi diversi di unita` produttive.i percorsi dei paesi del terzo mondo sono molto differenziati ed e` ingannevole parlare ottimisticamente di un processo generale di convergenza cosi` come ingannevole parlare di poverta` del terzo mondo. per individuare gli interventi da compiere occorre interpretare le diverse situazioni e tornare all`approccio degli economisti classici, in particolare adamo smith. e` a lui che si richiama la strategia proposta in questo libro, una strategia di riforme riguardanti i trasferimenti della terra, il sistema dei contratti agrari....







l`europa non e` nata nel primo millennio dell`era cristiana, come di solito si crede, ma nel secondo. gli europei hanno accarezzato l`idea di essere eredi delle civilta` classiche del mondo mediterraneo e pensato che la loro fosse il prodotto della fusione della cultura umanistica di grecia e roma, con le intuizioni spirituali e le forze morali della tradizione religiosa giudaico-cristiana. quest`idea e` un prodotto dell`xi e xii secolo, quando l`europa nord-occidentale conquisto` per la prima volta una centralita` continentale. tuttavia, dal blocco di materiali sociali, istituzionali e intellettuali che l`eredita` greco-romana forni` all`europa, la civilta` di quei secoli prese solo cio` che gli interessava per la propria costruzione.








la poesia ellenistica, distendendosi lungo l`arco cronologico che va dalla decandenza della polis all`avvento dell`impero romano, e` il grande anello di congiunzione tra le piu` potenti espressioni della letteratura greca - l`epica, la lirica, la commedia, la tragedia - la cultura latina e, grazie a questa, la tradizione europea. la sfida di adeguare una produzione letteraria matura a un mutato contesto culturale e intellettuale fu affrontata da autori come menandro, callimaco, apollonio rodio, teocrito, proponendo un complesso intreccio di contaminazioni, sperimentazioni, innovazioni. fu una risposta di fronte alla riscoperta dell`individualita` e dei sentimenti, alla "privatizzazione" del ruolo dell`artista e del letterato.
















ghidetti fa rivivere la tormentata vicenda dell`opera sveviana attraverso 38 testimonianze, dalla fine del secolo scorso ad oggi, di dimensioni e natura molto diverse (lettere, recensioni, saggi) arricchendo questa preziosa raccolta di documenti con una bibliografia ordinata cronologicamente.

le forme di religione elaborate e vissute nella grecia arcaica e classica, nell`etruria e a roma costituiscono momento essenziale di quel patrimonio "classico" di cui tutto l`occidente si e` alimentato.







