nato a burdigala, l`odierna bordeaux, all`inizio del iv secolo, ausonio, grammatico e retore di notevole erudizione, formatosi nelle province dell`impero, cristiano tiepido e forse un po` opportunista, animato pero` da un fervido amore per la cultura classica, e` stato una figura di "transizione" tra epoca antica e medioevo romano-barbarico. considerato a lungo un "minore", un prolifico verseggiatore, le sue opere tuttavia costituiscono una preziosa fonte di informazioni su personaggi, usi e costumi del tardo impero e, a una lettura piu` approfondita, come quella che in questo volume ne da` luca canali, egli appare poeta di sensibilita` moderna che trova nei temi del doppio, dell`ambiguita` del reale e di una lieve quanto inattesa ironia la sua vocazione piu` autentica. lo provano i componimenti qui raccolti, testimonianza di una letteratura intesa come gioco colto e raffinato ma anche vivificata da una profonda esigenza di rinnovamento che passa attraverso la mescolanza dei generi e dei toni: dai delicati quadretti paesaggistici alle invettive oscene, dalla celebrazione erudita delle opere d`arte ai versi d`amore. |