
Una raccolta interessante di saggi e contributi curata da Pivano, ristampa degli anni 2000 di un documento importante della storia dei movimenti culturali dell'America degli anni '60 e '70.


gli "ultimi americani" non sono gli "ultimi" da un punto di vista storicocronologico, ma sono certamente l`ultimo movimento, grande espressione collettiva di un orientamento esistenziale e poetico che hanno prodotto gli stati uniti. uscito per la prima volta nel 1964, poesia degli ultimi americani contiene un pieghevole con il celebre poema di gregory corso "bomb", primo vero manifesto ispirato alla minaccia della bomba atomica. il volume e` corredato da una nuova prefazione di fernanda pivano che precede l`introduzione scritta dalla curatrice per l`edizione del 1964.

Rarissimo volume nuovo, integro ancora con la sigillatura originale.
Fernanda Pivano è stata protagonista e testimone dei più interessanti fermenti letterari del secondo novecento, amica, ambasciatrice e complice di autori ormai leggendari.Per questo che guardare questo album privato è un po' come veder scorrere le immagini, e anche sentire gli odori, gli schiamazzi e le pulsazioni, della cultura americana e italiana degli ultimi cinquant'anni. Ci sono la foto di classe con Primo Levi o quelle in salotto con Quasimodo, Montale e Vittorini. Ci sono tante lettere che cominciano con "dear Nanda..." e in fondo hanno la firma di Hemingway, di Kerouac o di Ginsberg. Ci sono i bigliettini di Bukowski e le dediche di Henry Miller, i ritratti di lei fatti da Gregory corso e i disegni di Ferlinghetti.





la poesia senza tempo di edgar lee masters, la rivoluzione stilistica di hemingway, francis scott fitzgerald bello e dannato, dorothy parker e la sua penna acuminata, il cupo realismo di william faulkner, sono descritti a tutto tondo dalla prosa di fernanda pivano. il testo, pubblicato per la prima volta nel 1976 per il formichiere, ripreso nel 1982 dalla bur di rizzoli, e` uscito con l`aggiunta di un brano tratto da un libro di fitzgerald nel 1994 per la tartaruga.