
gia` a vent`anni, lacey faceva il suo ingresso nell`aula con l`esuberanza di una stella di broadway. la seguivamo con gli occhi fino in fondo al corridoio, dove si sistemava sulla sedia gettando la testa all`indietro con aria esperta. quando lasciava una stanza era come se tutti noi tirassimo il fiato, un ritorno alla normalita`. era chiaro che lacey avrebbe fatto strada, a costo di seminare qualche vittima lungo il cammino. se una delle sue amiche era in crisi, lacey si precipitava a distribuire secchiate di comprensione. nel nome del sostegno morale, era capace di tranquillizzare o spronare: "tesoro, lascialo perdere" o, al contrario, "tesoro, fagliela pagare". ogni suo piccolo consiglio era fonte d`ispirazione. le emozioni dei maschi, invece, erano un altro paio di maniche. i ragazzi non erano che futili scocciature, piccoli uragani di sabbia ai suoi piedi. aveva la dote innata di spezzare i cuori, ma spesso la sua vitalita` portava la gente a perdonarle le peggiori malefatte amorose. adesso, pero`, aveva quasi quarant`anni, e farsi perdonare non era piu` cosi` facile come quando aveva la pelle che profumava di rose. l`attore steve martin offre qui una satira appassionata di un mondo tanto patinato quanto misterioso, uno studio analitico sulle personalita`, le leggi e i tabu` che lo governano e, infine, la storia buffa e tragica di un amore destinato al fallimento.

mirabelle, la commessa del titolo, se ne sta tutto il giorno dietro il bancone di un grande magazzino. se fosse a una festa, si direbbe che "fa tappezzeria": nessuno che noti lei o la sua merce. mirabelle e` giovane e carina, ma e` anche troppo timida, ha un`aria vagamente de`mode` e indossa abiti poco appariscenti. e proprio perche` "non e`" (non e` all`ultimo grido, non e` aggressiva, non si da` arie, non cerca di apparire diversa) finisce per essere attraente. con la sua spontaneita` incanta un uomo d`affari ricco di soldi e potere, che ha il doppio dei suoi anni. per entrambi innamorarsi significa imparare un linguaggio sconosciuto con conseguenze ora comiche ora serie.

mirabelle, la commessa del titolo, se ne sta tutto il giorno dietro il bancone di un grande magazzino. se fosse a una festa, si direbbe che "fa tappezzeria": nessuno che noti lei o la sua merce. mirabelle e` giovane e carina, ma e` anche troppo timida, ha un`aria vagamente de`mode` e indossa abiti poco appariscenti. e proprio perche` "non e`" (non e` all`ultimo grido, non e` aggressiva, non si da` arie, non cerca di apparire diversa) finisce per essere attraente. con la sua spontaneita` incanta un uomo d`affari ricco di soldi e potere, che ha il doppio dei suoi anni. per entrambi innamorarsi significa imparare un linguaggio sconosciuto con conseguenze ora comiche ora serie.