
Confezionato postumo da David Mansfield, in un clima di magnifica introspezione acustica, solo sporadicament eintegratodal respiro di un violino e dal tocco di una fisarmonica, eppure caratterizzato da un suono brillante e tutt'altro che scarno, l'ultimo album del compianto countryman texano risulta come uno degli episodi migliori della sua discografia. Le dieci canzoni del disco vibrano di un amore per la vita, di una sapienza "d'autore" e di un magistero countreggiante fantastici.

Ritorna il cantautore texano, dopo un silenzio dovuto ad impegni politici. Sempre in gran forma, con un senso unico dello humor, Friedman è in grado di regalare emozioni ma anche grandi canzoni. Come possiamo dimenticare Sold American, They Ain't Making Jews Like Jesus Anymore.The Ballad of Kevin Barry è un inedito, Registrato nel 2012.

Rara esibizione del cantante-scrittore ebreo texano in un concerto del 1975, quando Friedman era più musicista che scrittore e non aveva ancora pensato alla carriera politica. Irridente e sardonico Kinky regala emozioni e canzoni di indubbio spessore, anche se talvolta indugia a qualche monologo.