cousin porta il cappello, un cravattino a farfalla giallo a pallini blu, sciarpa e soprabito. e vestito, insomma, come si conviene a uno che fa di mestiere lo statistico e passa la giornata a contare senza sosta. in ufficio, spasima per la signorina dreyfus, una nera che viene dalla guyana francese, bella con la sua minigonna e gli stivali di pelle a mezza coscia. cousin, pero`, non ha mai tentato approcci diretti per una forma di delicatezza. ogni tanto frequenta marlyse, iphigenie o loretta, puttane di buon cuore che gli si appolipano addosso, lo guardano negli occhi e gli dicono: "mio povero tesoro". per non sentirsi, pero`, "un uomo con nessuno dentro", come dice il suo capufficio, cousin ha escogitato qualcosa di meglio di fuggevoli abbracci a pagamento. di ritorno da un viaggio organizzato in africa si e` portato a casa gros-calin, un gigantesco pitone. cosi`, quando rientra inaridito dall`ufficio, trova finalmente sul letto, arrotolata, una creatura che dipende interamente da lui e per la quale lui rappresenta tutto. ha acquistato anche una piccola topolina bianca per scaraventarla nelle fauci di gros-calin. poi quelle orecchie rosa, quel musino fresco hanno fatto breccia nel suo cuore. biondina, cosi` ha battezzato il piccolo animale, trascorre ora felice il suo tempo nel cavo della sua mano. certo vi e` un contrattempo di non poco conto nel convivere con gros-calin. quale donna si aggirerebbe in una casa con un pitone di due metri e venti? |