il saggio traccia la storia del postporno a barcellona, epicentro europeo di un fenomeno che ha coinvolto alcune frange del femminismo delle ultime generazioni. in aperta polemica con la normativita` dalla pornografia commerciale, il postporno usa la sua carica politica per occupare lo spazio pubblico rendendo visibili corpi e pratiche sessuali marginalizzate dal perbenismo della societa` civile. l`esperienza personale dell`autrice permette di superare la dicotomia fra attivismo e accademia: quello di egana rojas e` il racconto di un dis-apprendimento che evidenzia le dinamiche affettive, creative e fallimentari del postporno come forme di resistenza all`assimilazione del capitalismo patriarcale bianco. la sua identita` di cilena migrante fa emergere le contraddizioni fra nord e sud, mostrando come parole e mitologie politiche mutuate dalle lotte statunitensi risultino improprie nel contesto europeo e completamente fuori luogo nei territori coloniali latinoamericani. in chiusura, la pornoattivista slavina e l`attivista transfemminista rachele borghi ci parlano della contaminazione avvenuta sulla scena italiana. |