all`inizio dell`ottocento, napoleone conquistava l`europa. e mentre l`impero si estendeva fino alla vistola e al danubio, prese forma il progetto di trasferire a parigi gli archivi piu` importanti dei paesi annessi e degli stati satelliti: un archivio del mondo, che sotto l`astro di bonaparte avrebbe riunito le testimonianze scritte della civilta`. parigi sarebbe diventata la capitale della storia. una gigantesca impresa di confisca degli archivi fu dunque avviata nel 1809 in tutta europa. decine di funzionari, uomini di lettere, gendarmi, operai furono mobilitati. con la restaurazione i documenti ripresero (quasi tutti) la via del ritorno, a suggellare il nuovo ordine emerso dal congresso di vienna e la nascente europa delle nazioni. questo libro racconta un`impresa titanica, forse la piu` folle tentata da napoleone e da un impero in cerca di radici. un grande sogno che nasceva dalla consapevolezza che chi possiede gli archivi, possiede la storia. e chi possiede la storia, controlla la visione del futuro. una impresa che oggi, nel mondo digitale, puo` apparire come una curiosita` da relegare a un remotissimo passato in cui si facevano le guerre per possedere atti e pergamene. in realta`, non e` cosi`. i furti di documenti sono ancora una modalita` delle dittature, del conflitto etnico e confessionale. di piu`: possedere l`informazione, governare la narrazione storica e` questione piu` che mai aperta. |