in questo testo, pubblicato nel 1972, jean danie`lou si interroga sul ruolo degli intellettuali nella societa` contemporanea e in particolare sul loro contributo a quella ricerca della verita` che appassiona l`uomo fin dalle origini.di fronte al rapido sviluppo delle scienze e al proliferare delle filosofie fai-da-te, un ritorno allo studio della metafisica, intesa come rigorosa , e` per danie`lou il primo e decisivo passo verso la riappropriazione dell`essenza dell`uomo nei suoi rapporti con il mondo che lo circonda (e che si e` fatto sempre piu` complesso).dopo una sezione descrittiva, in cui si sofferma sugli effetti di tre atteggiamenti errati dell`eta` moderna - il positivismo, gli esistenzialismi e lo storicismo, che rappresenterebbero tre diverse degradazioni dell`intelligenza applicata allo studio dell`umano -, l`autore argomenta la necessita` di mantenere sempre vivo e fecondo il dialogo tra fede e ragione. per danie`lou lo studio dell`uomo implica infatti il riconoscimento di un dato reale e di un`essenza spirituale, elementi entrambi ineludibili e soggiacentia quel che solo una metafisica priva di ipocrisie e compromessi puo` cogliere. nonostante il tempo trascorso dalla sua prima pubblicazione, la cultura tradita dagli intellettuali resta un libro di grande attualita`, che lo stile semplice ed elegante rende accessibile a tutti i lettori. |