il volume e` l`esito di uno studio sulle diverse forme di storytelling della scienza e della tecnologia nei mass media. si concentra prevalentemente sull`informazione giornalistica, ripercorrendone la storia e cercando di cogliere le motivazioni socio-culturali che hanno indotto prima la carta stampata e poi i mezzi di comunicazione di massa ad avvalersi di un linguaggio sensazionalistico nel raccontare le avventure della scienza in pubblico. la rappresentazione popolare della scienza rievoca un insieme di figure appartenenti all`immaginario collettivo: maghi e alchimisti, mostri e apprendisti stregoni, gesta eroiche e catastrofi, elisir e veleni. si tratta di un immaginario scientifico dominato da stereotipi e luoghi comuni, che non rispecchia una reale conoscenza delle teorie e dei metodi della scienza, essendo per lo piu` inquinato da credenze popolari, rumors, miti e narrazioni, le cui genealogie si perdono nella storia, piu` o meno profonda, di una tradizione culturale. l`informazione mediatica, talora inconsapevolmente, vi attinge con l`intenzione di attribuire un significato, non sempre chiaro ed evidente, al ruolo spesso ambiguo e gradualmente sempre piu` invasivo delle scoperte scientifiche e delle innovazioni tecnologiche nella societa`. confeziona, cosi`, vere e proprie visioni del mondo con cui renderne comprensibili gli sviluppi, di solito utilizzando, non diversamente dalla narrazione mitologica, le opposte categorie del bene e del male. |