ebreo di san pietroburgo, jacques gelman ( 1909-1986) arriva in messico nel 1938, e costruisce la propria fortuna come produttore cinematografico di film comici. sposa nel 1941 un`altra emigrata europea, la morava natasha zahalkaha (1911-1998), che jacques fa ritrarre nel 1943 dal pittore piu` importante del paese, leader culturale e politico: diego rivera. il pittore esalta l`esotica bellezza di natasha circondata da un mare di calle, e quello sara` il primo di una serie di ritratti che la coppia commissionera` ai pittori in voga nel paese - rufinotamayo, angel zarraga, frida kahlo -, ma soprattutto e` l`inizio di un`avventura collezionistica. una parte della loro collezione, quella dedicata ai grandi artisti europei del xx secolo, oggi e` a new york, al metropolitan museum of art; mentre e` rimasto in messico il nucleo di opere dei pittori messicani, costituito da un insieme consistente di opere di diego rivera (1886-1957) e soprattutto di frida kahlo (1907-1954). e frida, dunque, la protagonista di questo volume in cui sono presentate nuove indagini volte a raccontare la sua affermazione artistica - dovuta prima ad andre` breton e poi all`intera intellighenzia messicana -, un cammino che la trasformera` da "vivace se?ora rivera" a eroina culturale del messico, a icona del cinema e della moda. oltre dunque a essere un`artista che ha costruito un corpus pittorico attraverso il proprio corpus fisico, solo frida kahlo e` riuscita a fare della propria immagine e di un costume etnico un manifesto identitario e ideologico, cosi` forte da essere ancora oggi fonte di ispirazione per i piu` grandi stilisti: da lacroix a gaultier, da ferre` a marras, da curiel avalentino, tutti riuniti per la prima volta a raccontare la loro "pasion por frida". |