edward hopper e` il pittore americano per eccellenza, cantore di atmosfere, osservatore di luoghi, inventore di stereotipi perfettamente riconducibili al nuovo mondo. dall`inizio del secolo agli anni sessanta del novecento la sua carriera inscena, nei dipinti cosi` come nelle incisioni, nei disegni e negli acquerelli, uno straordinario repertorio di motivi e generi della pittura figurativa, comprendendoli di fatto tutti, forse con la sola eccezione della natura morta: ritratto, paesaggio, nudo, scena d`interno. un percorso in grado di creare una vera e propria cifra stilistica che ha influenzato molteplici campi dell`espressione visiva, dalla pittura al cinema, dalla fotografia all`illustrazione, e poi ancora la pubblicita`, la tv, le copertine di dischi e riviste, i fumetti, il merchandising. pubblicata in occasione dell`esposizione organizzata in collaborazione con il whitney museum of american art di new york, la monografia presenta una selezione di circa sessanta opere di questa icona dell`arte americana del xx secolo e offre una panoramica dell`intero arco temporale della produzione di hopper, dagli acquerelli parigini ai paesaggi e scorci cittadini degli anni `50 e `60; molti i celebri capolavori, da south carolina morning (1955), second story sunlight (1960) e new york interior (1921) a le bistro or the wine shop (1909) e summer interior (1909), dagli interessantissimi studi (come lo studio per girlie show del 1941) al grande quadro intitolato soir bleu, simbolo della solitudine e dell`alienazione umana, dipinto da hopper nel 1914 a parigi. |